Paola Cortellesi imita il Ministro Gelmini

Messaggio Littizzetto a Maria Star Gelmini

lunedì 10 novembre 2008

Valorizzare la didattica multiculturale nell’Europa che cambia

Al Liceo Siciliani la Germania si presenta per la seconda giornata europea delle lingue 2008. Si svolgerà giovedì 6 novembre prossimo, dalle 16.00 alle 19.00, presso il Liceo “Pietro Siciliani” di Lecce, un seminario di studi intitolato “La Germania si presenta: Spielend Deutsch lernen – Impara il tedesco giocando”.
Paolo Palomba) - Il workshop informativo, destinato al vasto pubblico leccese – con particolare riferimento ai ragazzi della scuola primaria e secondaria ed ai rispettivi genitori -, consentirà di sperimentare gli ambienti di apprendimento didattico-linguistici implementati dalle Istituzioni Scolastiche del territorio, offrendo l’opportunità di vivere un’insolita avventura nel pianeta-scuola, ideata dai docenti di Lingua e Conversazione Tedesca della provincia di Lecce, col contributo di alunni già impegnati in percorsi di studio, riferiti alla civiltà cresciuta tra le Alpi e il Mar Baltico.
L’iniziativa, promossa dall’ ”Istituto di Cultura Italo-Tedesco” e dal Centro Studi Europei “Christian Rogges”, in partenariato con la comunità educante del Siciliani, rientra nel progetto “GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE 2008 ”, già avviato il 30 Settembre sorso, nella Sala conferenze del Castello di Carlo V, con un convegno tematico denominato “Il tedesco: una maggiore opportunità di lavoro”.
L’ente promotore, presieduto dalla dr.ssa Adriana Renna Rogges, oltre ad essere accreditato presso il MIUR per finalità formative degli insegnanti, costituisce l’unica sede d’esame per la certificazione di lingua tedesca del “GOETHE-INSTITUT”, per le province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Tale organizzazione ONLUS è attiva da un trentennio, nella mission di diffondere nel Grande Salento la conoscenza funzionale di lingua e civiltà germanica, all’insegna di buone pratiche collaborative, in sinergia con il Ministero degli Esteri di Berlino, l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, il Consolato Generale di Germania a Napoli ed il Goethe-Institut.
Nelle giornata di studio del 6 novembre, con la promozione della dimensione dialogica, saranno messi in opera atelier informativi per ragazzi e adulti, in cui gli “stockholders” potranno conoscere da vicino vari aspetti caratterizzanti la terza lingua d’Europa, in situazioni di apprendimento dirette, personalizzate e modulate su molteplici raggi d’azione: usi, costumi tipici; mete turistiche e vacanze-studio; festival popolare della Baviera (Oktoberfest); marchi famosi dell'industria germanica; arte e tradizione culinaria; star musicali; squadre di calcio della 1a Bundesliga (serie A in Germania); film televisivi noti; favole interattive dei Fratelli Grimm. Gli ospiti più piccoli, accolti nell'apposito Kinderclub, potranno avventurarsi nel viaggio virtuale, interagendo in giochi, canzoni e filastrocche, facili da captare e apprendere, utilizzando - nei tipici “babyroom” - le potenzialità operative del metodo glottodidattico TPS (Total Physical Response).
Preadolescenti e genitori saranno stimolati a cooperare in lezioni-prova, vivendo presentazioni laboratoriali del “fare con la lingua”, col supporto delle dotazioni tecnologiche dell’Istituto Siciliani.
La road map dei lavori segnerà la presenza di stand informativi, allestiti dai rappresentanti delle istituzioni scolastiche territoriali interessate all’insegnamento della lingua di Carlo Magno, con occasioni di socializzazione dei relativi Piani dell’Offerta Formativa.
Si utilizzeranno molteplici strategie funzionali, ancorate all’uso di strumenti didattici motivanti, tra cui si segnalano esilaranti angoli di tradizione culinaria, caleidoscopiche mostre tematiche predisposte dagli allievi provenienti dalle scuole del capoluogo.
“La Seconda Giornata delle Lingue Europee 2008 – commenta il Dirigente Scolastico, prof. Carlo Nestola - trova nella Raccomandazione 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio la via maestra su cui armonizzare lo sviluppo di abilità per la società della conoscenza, nel perseguimento di obiettivi-bussola idonei a promuovere, tra l’altro, apprendimento delle lingue, sviluppo dell’imprenditorialità, potenziamento riflesso della dimensione multiculturale nell’istruzione.
L’offerta formativa del Siciliani coniuga la competenza nelle lingue straniere con la consapevolezza delle corrispondenti convenzioni socio-culturali, considerando la variabilità dei lessici ed il background evolutivo di cui ogni linguaggio è espressione verbale.
Il meeting progettato dall’Istituto di Cultura Italo-Tedesco, con la supervisione della Presidente Adriana Renna Rogges, consolida i processi di apprezzamento della diversità culturale, alimentando la sensibilità cognitiva, all’insegna di una costruttiva curiosità per la lingua parlata da cento milioni di persone , nel cuore dell’Europa”.
Per cogliere le valenze socio-culturali dell’evento, pubblichiamo un’intervista rilasciata dalla Presidente dell’ICIT al Responsabile dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale.
1. - Dottoressa Adriana Renna Rogges, come nasce a Lecce l’Istituto di Cultura Italo-Tedesco, da Lei diretto?
R. - Il Nostro Centro nasce come associazione intellettuale, nel lontano 1978, ad opera dell’Avv. Achille Libertini, previo accordo con l’Ambasciata di Germania a Roma. Nel 1982 sono stata eletta all’unanimità dal direttivo istituzionale del sodalizio, accettando la carica presidenziale, nell’obiettivo di conferire al gruppo in parola il carattere di vero e proprio istituto culturale, rifondato in sinergia con insigni professionisti leccesi: Mario Signore, Raffaele De Giorgi, Mario Proto , Maurizio Fumarola-Mauro, Alba Pignataro. Nel corso degli anni ho vissuto la mia funzione nell’impegno sociale, nonché nel perseguimento tenace e professionale di tre obiettivi-azione principali: attività diplomatico-consolari, connesse all’accoglienza e al reinserimento di famiglie emigranti, rientrate in Puglia, dopo lunghi periodi di permanenza in Germania; iniziative culturali, incentrate sulle discipline filosofiche, letterarie, artistiche, musicali e sociologiche, nella mission di spostare il baricentro del sapere dalla dimensione prettamente universitaria, verso cenacoli di uno scibile aperto e accessibile a tutti, nelle tappe diffusive della migliore cultura e civiltà italo-tedesca; ottimizzazione delle occasioni di crescita offerte nel settore turistico, attraverso scambi culturali, in presenza attiva di studenti e docenti, impegnati anche nel Progetto Erasmus, per la preparazione nell’idioma tedesco. Il lavoro che ho curato è stato coronato con un prestigioso incarico, conferito dal Goethe-Institut, riguardante l’insegnamento, come pure le ambite certificazioni rilasciate da questo ente d’eccellenza, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
2. - Ci descriva lo sfondo culturale e scientifico in cui si inserisce il workshop del 6 Novembre prossimo, nella location del Liceo Siciliani.
R. - Lo sfondo culturale dell’iniziativa intende promuovere la conoscenza e il dialogo italo-tedesco. Si tratta di individuare e valorizzare quelle chances formative, relazionali e occupazionali che la Germania del presente è in grado di offrire, senza limiti o stereotipi di sorta, nell’apertura eurocentrica al principio di convivenza civile e partecipazione inclusiva. Non dimentichiamo che in Austria, Germania, ma anche in Liechtenstein e Svizzera, si parla tedesco:di conseguenza, l’ampliamento dello spettro linguistico del Liceo Siciliani apre nuovi orizzonti educativi, potenziando le opportunità di studio e lavoro, in vista dell’unità europea.
3. - Quali sono le criticità e i punti di forza che Lei ha riscontrato nel processo di promozione della cultura tedesca nel Salento?
R. - Vivo questa mia affascinante avventura fondamentalmente per vocazione: credo nel messaggio della cultura e ho sempre voluto offrire proposte funzionali a sollecitare e coltivare ogni forma di arricchimento riflesso dello spirito e della mente. Per quanto concerne le criticità, auspico una maggior risonanza del Nostro impegno etico nel territorio salentino, al fine di garantire una corretta ed efficace pubblicizzazione degli sforzi spassionati a vantaggio del prossimo. Tra i punti di forza del mio lavoro si inserisce la cooperazione con partner attivi, validi ed efficienti, sempre animati dall’umiltà di ampliare gli orizzonti umani e professionali. Colgo l’occasione, a tal proposito, per formulare un ringraziamento speciale al Dirigente del Liceo Siciliani, Prof. Carlo Nestola, agli Organi Collegiali, alla comunità educante salentina, come pure all’Ufficio Comunicazione Istituzionale di Via Leuca, che mi consentono di veicolare il quotidiano e saldo impegno socioculturale, in virtù dei valori di cittadinanza europea e pari opportunità, che da sempre animano l’operato dell’Istituto di Cultura Italo-Tedesco.

mercoledì 5 novembre 2008

Riforma Gelmini, i Cobas: «dal Comune solo un'operazione di facciata»

Molfettalive.it 04 novembre 2008

Una nota dei Cobas Molfetta in risposta alla recente delibera di Giunta nella quale si è chiesto alla Regione di confermare il numero degli istituti scolastici cittadini.

di La Redazione
Si anima il dibattito sulla riforma dell'istruzione Gelmini-Tremonti.
Argomento di discussione è stavolta la recente delibera della Giunta Azzollini nella quale il Comune di Molfetta ha chiesto alla Regione Puglia di confermare il numero degli istituti scolastici cittadini. Delibera definita dai Cobas Molfetta, nella nota che di seguito pubblichiamo, «un'operazione di facciata».
«La delibera della giunta comunale di Molfetta - scrivono i Cobas - inviata alla Regione Puglia, in merito al ridimensionamento della rete scolastica costituisce solo una operazione di facciata. La giunta comunale con la sua presa di posizione afferma che l’attuale numero degli istituti scolastici risponde in “linea di massima” alle indicazioni della Conferenza di servizi tra Regioni e Comuni, dimenticando che sulla scuola pubblica si è abbattuta la scure della L. 133 /2008, approvata in Consiglio dei Ministri in soli nove minuti e mezzo.
Gravi sono le responsabilità del Sindaco di Molfetta e presidente della Commissione Bilancio del Senato che per nulla ha contrastato lo scempio perpetuato sulla scuola pubblica.
Il Sindaco di Molfetta fa finta di non sapere che la bozza di regolamento su la “riorganizzazione della rete scolastica razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane….” da poco pubblicata taglia non solo le istituzioni scolastiche ma prevede anche l’aumento e la determinazione degli alunni per classe che comporterà un taglio di posti di lavoro anche a Molfetta.
Finge di non sapere della distruzione della scuola pubblica e della minore qualità dell’insegnamento con l’introduzione del maestro unico, l’eliminazione degli insegnanti specialisti di lingua inglese nelle scuole dell’infanzia, la riduzione degli indirizzi di studio, la diminuzione del tempo scuola in ogni ordine e grado, la riduzione delle ore di laboratorio; dell’attacco alla scuola pubblica con il taglio di 8 miliardi di euro dal capitolo della Pubblica Istruzione; del Piano programmatico che comporta tagli per circa 250.000 tra docenti e personale ATA nei prossimi 5 anni; dei tagli alle spese di funzionamento delle Università che taglia indistintamente per 1,4 Miliardi per il fondo di funzionamento.
I Cobas della scuola lanciano un appello al popolo della scuola pubblica per continuare la mobilitazione e propongono diverse iniziative: ordine del giorno al consiglio comunale per la richiesta dell’abrogazione degli art. 16- 64 e 66 della L. 133/08; manifestazione pubblica il giorno della prossima convocazione del consiglio comunale; l’estensione della costituzione scuola per scuola dei comitati di genitori, insegnanti e studenti per fare in modo che nulla di quanto previsto da queste leggi venga applicato; mozioni da presentare e approvare negli organi collegiali; sportello informativo su Piano programmatico e “Riforma Gelmini” rivolto ai genitori e agli studenti delle scuole secondarie nei giorni di apertura della sede: Lunedì- mercoledì e venerdì dalle 18 alle 20 e tappezzare i balconi della città con lenzuola bianche con slogan contro la “Riforma Gelmini"».

domenica 2 novembre 2008

Riforma Gelmini-Tremonti: the day after

31 ottobre 2008 Molfettalive.it
Nella serata di ieri lungo il Corso Umberto la “Festa-protesta” di docenti e genitori contro la riforma scolastica
di Lorenzo Pisani
Chi si aspettava, a riforma approvata e a solenni funerali celebrati con tanto di bara feralmente portata in corteo, che docenti e genitori ingoiassero l’ennesimo, il più amaro, boccone sarà certo rimasto deluso.
«Non ci arrendiamo così, continueremo a combattere per far valere i nostri diritti» esclama un’insegnante ieri sera presente alla cosiddetta “Festa-protesta” contro la riforma della scuola, organizzata dal Coordinamento insegnanti – genitori per la Difesa della Scuola Pubblica lungo un Corso Umberto insolitamente ricco di festoni e palloncini.
Non mancano anche i manifesti che illustrano le ragioni di una protesta composta, misurata, che ha unito distribuzione di volantini, raccolta firme e proiezioni di filmati ad attività ludiche e ricreative rivolte ai bambini, i più penalizzati secondo i manifestanti dalla riforma della scuola approvata mercoledì.
Un’atmosfera giocosa che, però, non ha mascherato il dissenso di genitori e insegnanti d’ogni ordine e grado, dalla scuola elementare all’università.
«Ciò che ci ha colpito è stata l’inaspettata collaborazione tra docenti di diversi circoli, la condivisione di quest’atmosfera di mobilitazione – afferma Grazia Abbascià del Coordinamento, già impegnata nella mattinata nel volantinaggio durante il mercato settimanale -; questa riforma non farà altro che condurre il mondo della scuola verso l’appiattimento totale».
«Come farà un maestro a gestire 29 alunni?» si chiede un altro insegnante, Ignazio de Marco che analizza le ragioni che nel 1990 portarono all’introduzione dei tre insegnanti nelle scuole elementari, il cosiddetto “modulo”.
La riforma allora non fu varata dalla politica, ma da un’apposita commissione che raccoglieva rappresentati del Sapere e soprattutto fu graduale.
Il paragone con l’attuale riforma calata dall’alto, dal Palazzo, è stridente: «La scuola del maestro unico allora era sotto processo per l’inadeguatezza ai tempi e per le difficoltà legate alla gestione degli alunni». A distanza di quasi vent’anni la società è ulteriormente mutata e questo non farebbe che complicare «il ritorno del maestro unico attorno al quale graviteranno delle figure (insegnati di educazione fisica, informatica, inglese) che però non sostituiranno gli attuali tre insegnanti.
La riforma ha un preciso disegno politico: si vuole far diventare la scuola come un ospedale che cura i sani e rifiuta gli ammalati. La definizione di Don Milani è quanto mai d’attualità». In questo disegno s’inseriranno le fondazioni private che, secondo De Marco, non potranno non applicare le dinamiche d’impresa legate al profitto anche nel campo dell’istruzione.
Fortemente critici anche i Cobas con Gaetano Magarelli che invita a considerare le conseguenze della diminuzione dell’orario scolastico e della chiusura degli istituti specie nei paesi più piccoli: «stiamo preparando una generazione di piccoli pendolari». I Comitati di base sono preoccupati anche per un’altra legge, la cosiddetta “Aprea” che interverrà «sugli assetti del sistema scolastico, prevedendo cambiamenti ad ampio raggio».
Un progetto di legge che prevede consigli d’amministrazione al posto dei consigli di circolo e d’istituto, la possibilità per le scuole di trasformarsi in fondazioni, un nuovo percorso di formazione iniziale e di reclutamento e di carriera degli insegnanti che vanno dal docente iniziale, docente ordinario e docente esperto, l'indizione di concorsi da parte di ciascuna istituzione scolastica.
Elementi che secondo i manifestanti trasformeranno radicalmente il governo delle istituzioni scolastiche: «Vengono completamente cancellate e riscritte le norme sugli organi collegiali di scuola e nazionali, fortemente ridimensionata la contrattazione nazionale, cancellata la rappresentanza sindacale di scuola, istituita una rappresentanza sindacale unitaria regionale per i docente e l'area contrattuale della docenza da cui restano esclusi gli ATA».
Nel finale, il pensiero di Piero Calamandrei citato in uno dei manifesti. Il giurista e politico toscano già nel 1950 ipotizzò un disegno per far perdere di autorevolezza la scuola pubblica e così incentivare quella privata.
Con meno fondi, con meno ore, con meno attività didattiche, con meno attenzione agli alunni la sua previsione secondo alcuni assume il tono sinistro di una profezia.

giovedì 30 ottobre 2008

Scuola, si al Decreto Gelmini. PD e LDV: " adesso il referendum". Scontri in piazza: due arresti.

Roma, 30 ott. - (Adnkronos/Ign)- La protesta studentesca si intensifica nel giorno dell'approvazione del decreto Gelmini. Il provvedimento è passato al Senato con 162 voti a favore, 134 contrari e tre astenuti. In tutta Italia piazze, strade e sedi istituzionali sono state prese d’assedio per dire 'no' alla riforma, voluta dal ministro dell’Istruzione. Teatro di scontri sono state soprattutto Milano e Roma.

Scuole in sciopero in tutt'Italia, Maroni: denunce a chi occupa.

ROMA (Reuters) - di Paola Diana

(Pubblicità)
Studenti, insegnanti e genitori hanno manifestato oggi a Roma, Milano, Torino e in molte altre città contro la legge Gelmini, nel giorno di sciopero nazionale della scuola indetto da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals.

Intanto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha detto che gli studenti che occupano scuole e università saranno denunciati.

venerdì 24 ottobre 2008

Scuola: Berlusconi fa marcia indietro e Gelmini apre al dialogo (II°punto)

(ASCA) - Roma, 24 ott - Silvio Berlusconi corregge il tiro e chiarisce di non aver mai parlato di polizia nelle universita' e nelle scuole, occupate per protesta contro il decreto Gelmini, ma solo di aver sottolineato la necessita' sacrosanta, da parte di uno Stato, di dover garantire il diritto di chi vuole studiare.

Scuola, Berlusconi: facinorosi in piazza. Oggi studenti da Gelmini

MILANO (Reuters) - Mentre anche oggi continuano le manifestazioni e le occupazioni nelle scuole superiori italiane per protestare contro la riforma voluta dal governo, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da Pechino torna a parlare di "facinorosi" fra le fila degli studenti in piazza.

Piu' diritti a noi studenti

Salve, sono Silvia Dei Baroni De Rose, una studentessa del liceo scientifico G.C Vanini che oggi 23/10/08 insieme ad altri 500 studenti ha manifestato all'interno della scuola la sua indignazione attraverso un'occupazione collettiva o quasi dell'istituto.

Manifestazione a Casarano contro i "tagli" della Gelmini

Sono Simone Leopizzi, studente dell'IIS A.Meucci di Casarano. Torno ora da una manifestazione ben riuscita! Stanco ma felice, esausto ma con la voglia ancora dentro di protestare. Io ero il ragazzo che portavo il megafono e che insieme a un altro studente portavamo avanti il corteo.. Presso il Carducci abbiamo incontrato i carabinieri che intanto erano alle prese con lo scientifico che occupava e un altro corteo che era partito dal magistrale verso lo scentifico di circa 150 persone.

Scuole in subbuglio, occupato il Vanini

E’ un periodo nero per il Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini. In questi giorni si sono susseguiti cortei e manifestazioni volte alla protesta, contro il decreto legge Gelmini. All’indomani della presa di posizione, risoluta e dura, del premier Silvio Berlusconi, che ha minacciato di far intervenire le forze dell’ordine verso i ragazzi in rivolta, gli studenti hanno manifestato presso numerosi Istituti d’Istruzione medio - superiore ed Università di tutta Italia, da Nord a Sud.

martedì 30 settembre 2008

lunedì 29 settembre 2008

ITC "COSTA" LECCE Il "reality" entra a scuola (...o e' la scuola che entra nella realta'?)

Comunicato stampa

Chiesto il patrocinio ai ministri Gelmini e Brunetta
"Class Action"
rivoluziona il modo di fare scuola
Parte l'esperienza di una scuola di Lecce nell'introduzione di una "forma"
attualissima come il reality per insegnare "contenuti" importanti come la cultura d'impresa
www.classactionreality.it
Il "Costa" di Lecce è un istituto tecnico commerciale e, in quanto tale, ha tra i suoi compiti quello di formare i giovani nella capacità di creare impresa e saperla gestire. Oltre alle classiche discipline formative della cultura generale e della persona (italiano, storia, matematica, ...), sono molto presenti nel piano di studi le materie altamente specialistiche per far crescere dei piccoli manager: inglese, diritto, economia, informatica, che, nel loro insieme, forniscono le basi sia per proseguire negli studi universitari che per operare immediatamente in ambiente aziendale o, addirittura, per avviare in proprio attività imprenditoriali di ogni genere.

Una caratteristica che ha contraddistinto questa scuola dalle altre in Italia è stata sempre quella di guardarsi intorno e chiedersi in quale direzione si stesse muovendo la realtà operativa. Lo ha fatto nel 1996 quando ha allestito il primo web server in Italia presso un'istituto scolastico, lo ha fatto nel 2003 quando ha deciso di iper-specializzare i propri alunni nella comunicazione via web (vincendo per altro molti concorsi), lo sta facendo oggi introducendo una tecnica di partecipazione attiva assolutamente innovativa.

La nuova idea va sotto il nome di "Class Action - Azione di classe per fare impresa" e la grande novità introdotta è il contesto in cui viene realizzata questa esperienza formativa, ossia gli alunni della classe VB opereranno per otto mesi, da ottobre a maggio, nella gestione di una impresa reale come se fossero "concorrenti" in un "reality", contesto, quello del reality, che i giovani comprendono bene e che sentono molto vicino.

Cerchiamo di spiegare meglio l'idea e come funziona.
Il "reality" entra a scuola (...o è la scuola che entra nella realtà?)

Class Action è il primo esempio di come si può introdurre nella scuola una forma di istruzione assolutamente innovativa seguendo un "format" ben conosciuto e caro ai giovani: il reality.
Class Action non è trasmesso in TV bensì è on line su Internet: www.classactionreality.it (altro "luogo" molto vicino ai giovani), non ci sono quindi telecamere puntate sui "concorrenti" eppure quotidianamente i giocatori eseguiranno delle “azioni” sottoposte a valutazione e meritevoli di "punti", per questo il motto del gioco è "nulla dies sine linea", ossia "nessun giorno senza aver compiuto qualcosa" (letteralmente significa 'nessun giorno senza una linea', è una locuzione latina di Plinio il Vecchio riferita al celebre pittore Apelle, che non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea). Tutti gli utenti esterni (il pubblico) potranno seguire le “azioni” dei "giocatori" in internet, sul sito del gioco e potranno interagire con loro sostenendoli, dando loro consigli sulle mosse da effettuare ed esprimendo proprie valutazioni attraverso l'assegnazione di "voti".

Obiettivi dell’iniziativa. Contenuti e forma.

L’operazione “Class Action” è stata elaborata dai docenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Costa” di Lecce per gli alunni della classe 5B, gli intenti formativi sono diversi e possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

· Applicarsi nella gestione di un’impresa reale: per tutta la durata della “partita”, dal 1 ottobre 2008 al 31 maggio 2009, gli alunni dovranno effettuare delle analisi di mercato, avere delle idee di business, prendere delle decisioni e applicarsi realmente affinché tali idee abbiano “successo”. Tutti i “concorrenti” eseguiranno azioni reali (stringeranno collaborazioni e stileranno contratti con aziende locali, produrranno materiale pubblicitario e illustrativo, creeranno piani strategici per sviluppare il turismo, l’economia, etc.). Spesso si parla di “simulazione d’impresa”, Class Action è “vera impresa”, non simulazione;

· Familiarizzare con l’idea di imprenditorialità creativa: tutte le “azioni” che i ragazzi attueranno saranno frutto di pura creatività; gli alunni dovranno cimentarsi nell'avere “buone idee”, “inventeranno” iniziative e progetti atti a raggiungere la “mission” della loro “azienda”, ossia incentivare l’economia, incrementare il turismo destagionalizzato, promuovere la crescita culturale e artistica del territorio; si tenterà di inculcare il concetto secondo cui con la creatività si può fare impresa;

· Interagire con la realtà economica ed imprenditoriale locale: dovendo realizzare azioni concrete di management, i ragazzi saranno in continuo contatto con le aziende di ogni genere e con gli imprenditori del territorio: aziende di produzione (eno-gastronomia, tessile, calzaturiero, meccanica, elettronica, etc.) e aziende di servizi (ricezione e ospitalità, ristorazione, commercio, etc.). Questo faciliterà la cognizione della realtà economica e lavorativa locale e aiuterà a colmare quel assodato “gap” che c’è tra mondo della scuola e mondo del lavoro;

· Approfondire la conoscenza e la dimestichezza con le nuove tecnologie: la realizzazione e gestione continua del sito web (www.classactionreality.it), le infinite interazioni con il pubblico attraverso i nuovi sistemi di comunicazione attiva (newsletters, forms, etc.), la minuziosa e dettagliata attività di e-mailing durante tutto l’evolversi della “partita”, renderanno gli alunni assolutamente esperti nell’uso di tutte le nuove tecnologie di comunicazione;

· Sviluppare un senso reale della misura del denaro: i ragazzi opereranno attivamente e concretamente con denaro “vero”. Avranno a disposizione un “fondo di operatività” ottenuto attraverso i contributi dall’esterno e dovranno scegliere di spendere il denaro a disposizione per la realizzazione delle varie azioni. Questo significa che dovranno operare delle scelte “intelligenti”, calibrando bene la quantità di denaro gestibile e la necessità e la possibilità di spenderlo. Se, ad esempio, all’inizio ai ragazzi verrà facile suggerire di promuovere una data operazione con l’affissione di venti manifesti giganti 6x3, una volta saputo il costo reale di una operazione del genere, capiranno che non è possibile né opportuno “svuotare” la cassa per un solo intervento;

· Sviluppare autoanalisi e autocritica: essendo tutte le “azioni” svolte dai ragazzi di pubblico dominio, ed essendo le stesse assoggettabili al giudizio e alla critica esterna, gli alunni saranno chiamati quotidianamente ad analizzare il proprio operato e a sviluppare la capacità di discernere tra un’azione errata ed un’azione ritenuta errata, con possibilità di replica, di approfondimento e di correzione;

Tutti questi “contenuti” sono poi proposti e veicolati attraverso l’utilizzo di una “forma” innovativa e accattivante per i giovani: il reality. Riteniamo sia banalmente intuitivo e molto facile immaginare l’entusiasmo e la partecipazione con cui gli alunni hanno accolto l’iniziativa.

Qual è l’argomento del “reality”?

La “partita” verrà giocata lungo l'arco dell'anno scolastico e la "materia" di gioco è lo sviluppo economico ed il rafforzamento dell'immagine di un 'brand', ossia i ragazzi dovranno potenziare con idee ed iniziative i servizi legati ad un 'marchio'. Il marchio è già esistente, è stato creato nel 2007 sempre da studenti della scuola, facenti parte della società cooperativa "Arianoa" ('aria nuova' in dialetto salentino) che opera all'interno dell'istituto. Il 'brand' da potenziare è "Repubblica Salentina", un’originale movimento concepito per promuovere il territorio del Salento, attraverso le leve della cultura, delle tradizioni, delle bellezze naturali, dei grandi eventi e della proverbiale accoglienza delle sue genti.

Chi sono i “concorrenti”?

I concorrenti di questo reality sono gli alunni della classe VB dell'Istituto Costa di Lecce. Sono 12 ragazzi e 10 ragazze, 22 giocatori che gareggiano tra loro, da singoli ed in team. Ogni giocatore fa infatti parte di un team a cui è assegnato un ruolo. Le foto dei ragazzi insieme alle singole presentazioni sono sul sito www.classactionreality.it

Quali sono i ruoli?

Tutti e ventidue i "concorrenti" del reality hanno uno o più ruoli nel game. I giocatori rappresentano dei piccoli "imprenditori" o "manager" a cui sono state affidate delle aree di lavoro di una impresa reale. Essi diventano pertanto dei responsabili d'area (le singole aree di lavoro possono essere consultate sul sito del gioco www.classactionreality.it) e sta a loro progettare e realizzare concretamente iniziative atte a sviluppare la propria area. Dovranno essere creativi, fattivi ed operativi, dovranno ideare nuove iniziative, stringere rapporti e stilare convenzioni con aziende ed enti del territorio, progettare e stampare materiale informativo e promozionale, produrre oggetti, occuparsi dei media e della comunicazione verso l'esterno, etc. In alcuni "ruoli" giocano da singoli, in altri sono in team con altri giocatori. Tutti insieme, come le tessere di un puzzle, formano una grande squadra che ha come unico scopo lo sviluppo economico e dell'immagine del brand "Repubblica Salentina".

"Nulla Dies Sine Linea" (Nessun giorno senza un’azione)

Questo è lo slogan del game. Infatti non ci sarà giorno in cui uno dei giocatori o uno dei team non avrà pensato o realizzato una “azione”. Una nuova idea, una convenzione, una vendita, un accordo d'affari, un piccolo passo avanti o un grande successo, un qualsiasi intervento da appuntare sulla bacheca del gioco e meritevole dell'assegnazione di "punti". Per circa otto mesi i giocatori saranno sotto pressione e sotto gli occhi dei "giudici".

Chi sono i “giudici”?

Se gara deve essere, allora ci sarà sicuramente chi dovrà "giudicare" le azioni dei giocatori. Di giudici ve ne sono di tre tipi:

I giudici supremi: i docenti. Sono loro che osservano da vicino tutte le azioni dei giocatori, stanno sul campo, vedono esattamente come l'azione è stata svolta e conoscono gli effetti ed i benefici che tale azione provoca o può provocare. Valutano caso per caso, azione per azione, il lavoro svolto dai team e dai singoli giocatori. I giudici supremi i esprimono in “punti”.
I watchers. Sono degli osservatori esterni, sono studenti anche loro (di età compresa tra i 14 e 19 anni) che periodicamente entrano nel sito e riscontrano il lavoro svolto dai singoli giocatori, dando loro una valutazione espressa in “quote”. I watchers sono selezionati dalla base operativa ma c'è la possibilità anche per altri studenti di far parte di questa categoria, è sufficiente proporre la propria candidatura inviando una mail.
Il pubblico. Al pubblico esterno che osserva il gioco attraverso questo sito è data la possibilità di valutare le singole azioni dei giocatori o le azioni svolte da un team e di inviare ed esprimere il proprio “voto” on-line per le azioni più gradite.


Cosa può fare il pubblico?

Per Class Action il pubblico è importante, molto importante, essenziale!
Non saranno telespettatori ma internauti, chiunque vorrà si potrà collegare al sito e partecipare alla gara dei ragazzi. I visitatori potranno conoscere, valutare e fornire il proprio voto alle azioni quotidiane svolte, potranno svolgere la funzione di consulenti e suggerire ai giocatori, ad un team o al giocatore preferito una nuova mossa o un'idea per ottenere successo imprenditoriale, potranno applaudire o criticare le diverse iniziative, insomma saranno spettatori, giudici, consulenti e critici, in una continua interazione via web con i giocatori.

Chi vincerà?

Come per ogni reality che si rispetti, anche Class Action avrà il suo vincitore, anzi, saranno più di uno e le categorie sono le seguenti:

Giocatore - Vi sarà un primo, secondo e terzo classificato tra i 22 giocatori in gara. Naturalmente vince chi avrà ottenuto alla fine degli otto mesi di gara il punteggio più alto, tenendo conto dei "punti" (forniti dai giudici supremi), delle "quote" (fornite dai watcher) e dei "voti" (forniti dal pubblico);
Team - Anche tra i nove team ci sarà un primo, un secondo ed un terzo classificato. Il punteggio del team è ottenuto sommando i vari punteggi di ogni singolo giocatore appartenente al team;
Sesso - Essendo la classe composta da un numero quasi bilanciato di ragazze (10) e ragazzi (12), vi sarà anche un "sesso" vincitore ed uno perdente. Naturalmente, una volta fatte tutte le somme dei punteggi, sarà rispettata la proporzione delle squadre (10 ragazze vs. 12 ragazzi).
Con quale denaro “lavoreranno” i ragazzi?

Si rivolgono al pubblico e al privato, alle istituzioni (Regione, Provincia, Comuni, Camera di Commercio, Confindustria, ...), alle grandi aziende (banche, insediamenti produttivi, alberghi, società di servizi,...), alle piccole aziende, ai commercianti, ai propri genitori e parenti, ai propri docenti e, infine, anche ai singoli privati per raccogliere quel che sarà il fondo di operatività. Il fondo di operatività rappresenta il denaro con cui i "giocatori" potranno realizzare concretamente i singoli progetti della "partita", quei progetti studiati per sviluppare le diverse aree di azione e che, tutti assieme, hanno come obiettivo la promozione del territorio salentino (culturale, artistica, turistica, produttiva, etc.) da cui tutti, ma proprio tutti, trarranno benefici. Tutti i contributi in entrata e tutte le spese saranno capillarmente documentati e resi pubblici sul sito. Ogni singolo "finanziatore", ente, società o privato che sia, sarà inserito nel "libro dei sostenitori", mentre ogni singola spesa, ogni acquisto, ogni servizio sarà riportato nel "libro delle realizzazioni".

Approfondimenti, immagini e foto sul sito ufficiale del game: www.classactionreality.it

Foto dei "concorrenti" e della classe in alta risoluzione saranno fornite su richiesta.

Ringraziamo per l'attenzione e auguriamo buon lavoro.

I.T.C. "Costa"
Piazzetta De Sanctis, 10 - 73100 Lecce
Tel. 0832/306014 - Fax: 0832/303935
www.costa.clio.it - itc.costa@clio.it

domenica 28 settembre 2008

Scuola, anno zero?

Si apre su questi temi la tre giorni della Festa Democratica del PD.
CoratoLive
27 settembre 2008
di Vittorio Vaccaro
Il PD apre la “festa democratica” con il primo dei tre dibattiti organizzati per l’occasione. Tema: la Riforma Gelmini. “Scuola anno zero. I costi sociali del decreto Gelmini”.
Si potrebbe (o addirittura, si dovrebbe) parlare di un “anno zero” per la scuola italiana, cioè di un brusco segnale di rottura rispetto all’esperienza di gestione dell’apparato scolastico degli anni precedenti? Il tema è stato ampiamente dibattuto nel primo di tre incontri organizzati dalla sezione coratina del PD in occasione della “Festa Democratica”.
Giuseppe Di Bisceglie, moderatore dell’incontro, ha introdotto brevemente le complesse tematiche da discutere, passando subito a presentare i relatori invitati per l’occasione dell’auditorium della Biblioteca Comunale: Claudio Menga, segretario generale FLC-CGIL di Bari; Aldo Sciscioli, ex-dirigente scolastico nelle scuole elementari e superiori; Corrado De Benedittis; l’Assessore alla Pubblica Istruzione Franco Caputo.
La prima parola spetta al Claudio Menga che dopo aver ripercorso le tappe dei decreti varati dal precedente governo di centrodestra, in particolar modo dal ministro Moratti, passa ad analizzare l’art.64 del Decreto Brunetta (25 giugno 2008, n. 112) che “già proponeva un ingente numero di tagli da spalmare lungo il triennio.
Si parla di 87.000 unità per il settore docenti e di 45.000 unità a danno del personale Ata”. Tagli giustificati dall’allora ministro “con l’obiettivo di raggiungere una quota-risparmio di 8.000.000.000€”. “
A fornire l’occasione per legittimare questi tagli - prosegue il segretario FLC-CGIL - sarà il Ministro Gelmini, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, attraverso il decreto-legge che introduce la figura del maestro unico.
Il messaggio è passato ma tra un anno ci sarà da piangere. Solo nella provincia di Bari prevediamo 1256 docenti e 275 lavoratori del persona Ata che l’anno prossimo non saranno riconfermati. Infatti i 137.000 tagli previsti dal decreto Brunetta, diluiti nei tre anni stabiliti, si concentreranno maggiormente nel prossimo anno”.
Il “decreto Gelmini” mira a sopprimere gli istituti scolastici che non superano una certa soglia.
Quali saranno le conseguenze per gli allievi diversamente abili di questi istituti? La domanda viene del moderatore ed è rivolta al secondo relatore chiamato a intervenire: l’ass. Caputo.
Pur ammettendo di non poter affrontare il discorso cifre e dati alla mano, l’assessore risponde genericamente sottolineando la necessità di “scattare una fotografia complessiva della scuola italiana come della scuola a livello locale. La categoria dei docenti, oggi più che mai massacrata, a Corato risulta divisa a metà sull’argomento del maestro unico”.
Richiamato a fornire una risposta per la domanda specifica sul destino degli allievi diversamente abili negli istituti al di sotto delle cifre stabilite risponde: “Ogni istituto è soggetto a questa soglia sotto la quale va accorpata, in maniera verticale o orizzontale. L’accorpamento, tuttavia, interessa più la dirigenza e il personale che gli alunni”.
Il Aldo Sciscioli critica l’idea di una “Scuola come la Cenerentola della vita nazionale, che vive di alti e bassi”, allude a “motivazioni strettamente economico-finanziarie per i provvedimenti adottati dal nuovo decreto” e lamenta la scarsa attenzione prestata negli anni a una riforma della scuola superiore.
Quanto ai tagli? “Non possono subentrare a una situazione già incandescente, la scuola è stanca di fare da cavia”. Sulla funzione del maestro unico, l’ex-dirigente non ha dubbi: “abbiamo detto basta al maestro tuttologo anni fa. Non è pensabile che un insegnante segua tutti i corsi di specializzazione resi necessari dal costante cambiamento delle tecniche riguardanti l’ampliamento delle forme di trasmissione del sapere. A questo punto – aggiunge – meglio il maestro coordinatore proposto dalla Moratti!”.
In parlamento ci sono delle proposte degli organi collegiali, sono proposte ancora inascoltate, ma perché? Per non parlare del tema della formazione-reclutamento dei docenti e dei dirigenti: una questione presa sottogamba”.
Incalzato dai successivi impegni, è Claudio Menga a riprendere la parola per una precauzione contro eventuali fraintendimenti: “Non si chiudono le scuola con questa razionalizzazione, come sottolineato dall’Assessore Caputo negli accorpamenti ci rimetteranno dirigenti e personale Ata. In quel decreto, tuttavia, per la prima volta sono indicati anche i criteri per la formazione delle classi”. Arriverà a rimpiangere la Moratti dei bei tempi, il sindacalista, ora che “la Gelmini non ha nemmeno una motivazione pedagogica per il suo maestro unico, ormai superato. Vogliono solo una scuola a basso costo che entri in competizione con la scuola privata”. Interviene per ultimo il Corrado De Benedittis che, dal canto suo, ci tiene a tirarsi fuori dall’idea del “rimpianto Ministro Moratti” che “da maggio 2001, con il blocco dell’immissione in ruolo, ha dato il primo colpo alla scuola pubblica”.
Quanto al decreto Gelmini e, in generale, al clima degli ultimi mesi su scala nazionale: “Il Paese è vittima di un provincialismo mediatico intriso di qualunquismo con lo scopo di far passare scelte di restringimento dei diritti”. Quindi, i cosiddetti fannulloni? “E’ vero il contrario, abbiamo classi esplosive, docenti precari, carenza di fondi”.
Nella scuola superiore accadrà la stessa cosa. La riduzione degli indirizzi e l’accorpamento delle classi di concorso. Aumenteranno le ore di lavoro da 18 a 24 (a parità di stipendio) facendo saltare una cattedra ogni tre docenti, una cattedra che con gli accorpamenti diventerà una cattedra e mezza. Nel frattempo si riduce l’orario dei ragazzi”. Provvedimenti che, per De Benedittis, fanno da preludio a “quella mattanza istituzionale chiamata federalismo, a carico del Sud”.
Per ultimo il temutissimo “voto in condotta”, accompagnato dalla “votazione in decimi”. Interviene Sciscioli: “il semplice numero, se non è accompagnato da un giudizio esaustivo, non esprime le motivazioni e non serve. Quanto al voto in condotta, non si sentiva il bisogno di aggredire i ragazzi in questa maniera. Ora che tutto dipende da un numero il Consiglio scolastico non ha più autonomia”.
Pochissimo spazio per il dibattito e gli interventi della platea, uno dei quali interroga l’assessore sulla possibilità di dare un segnale, a livello comunale, dal punto di vista delle risorse finanziarie. Il Comune risponde: “lo stanziamento dei fondi è sempre in aumento, per il resto i comuni sono totalmente ingessati”.

sabato 27 settembre 2008

data="http://firmiamo.it/flash/46860black.swf" width="468" height="60"
id="flaMovie">




Sign for CONTRO IL MAESTRO UNICO


VI° rapporto di Cittadinanzattiva su sicerezza, qualita' e comfort degli Istituti Scolastici

Cittadinanzattiva presenta il VI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici. Zero in condotta sulla sicurezza delle scuole. Impegniamoci come per una missione di pace.
Una cantina umida per fare ginnastica, spazi verdi incolti e privi di recinzione, aule riscaldate con stufe elettriche alla faccia del risparmio energetico, termosifoni che cadono, aule poste sotto il livello stradale, porte scrostate, infiltrazioni di acqua, tubi e fili a vista, pavimenti e sanitari vecchi e rotti, impianti elettrici risalenti agli anni Quaranta, ascensori non collaudati...

Campagna Imparare Sicuri 2008 di Cittadinanzattiva

LA CAMPAGNA IMPARARESICURI 2008 PROMOSSA DA
CITTADINANZATTIVA
si svolge
sotto l’Alto Patronato del PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CON I PATROCINI DI
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Ministero per la Gioventù
IN COLLABORAZIONE CON
Il Dipartimento della Protezione Civile
CON IL SOSTEGNO DI
Fondazione Johnson&Johnson
AFED-AfidampFab
e di
ABB
Coop Consumatori Nord Est
Fondazione MSD
TNT