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sabato 8 marzo 2008

"Scuola protetta" contro la "pasticca facile"

COMUNICATO STAMPA 05/03/08

“SCUOLA PROTETTA” CONTRO LA “PASTICCA FACILE”.

LE PIU’ GRANDI ASSOCIAZIONI GENITORIALI DELLA PENISOLA
ED I SINDACATI DELLA SCUOLA INSIEME SUL WEB PER INTERVENIRE
CONTRO LA MEDICALIZZAZIONE DEL DISAGIO DEI BAMBINI.

Presentato stamattina a Bologna il progetto di Giù le Mani dai Bambini – CISL Scuola – CIGL Formazione – CGD – AGE – AGeSC: un kit ed un corso gratuito di e-Learning fornisce strumenti a genitori ed insegnanti per evitare la medicalizzazione della scuola e la somministrazione impropria di psicofarmaci ai minori. Prosegue l’inchiesta della Magistratura, nuove acquisizioni documentali, la promozione di psicofarmaci nelle scuole potrebbe riguardare anche altre regioni d’Italia.

Poma (Giù le Mani dai Bambini): “Ciò che vogliamo è impedire che la scuola italiana diventi l’anticamera dell’ASL”. Nava (Presidente CGD): “Progetto utile per evitare nella scuola l’affollamento di figure poco chiare che giocano sull’ansia e la solitudine dei genitori”. Pasquali (CISL Scuola): “Con questo progetto diamo il nostro contributo per evitare che il disagio dilaghi e che la scuola non riesca più a far fronte”. Nonnis (Direttivo Psichiatria Democratica) : “Non c’è necessità di psichiatrizzare il disagio, ‘Scuola Protetta’ non vuole demonizzare il farmaco, ma insistere sull’aspetto culturale del problema.” Roberti (AUSL Bologna): “Mettiamo i minori al centro del discorso, hanno tutti i diritti di venire informati fin dalla scuola”. Morgillo (AGeSC): “Il bambino non è solo studente ma una persona che porta in classe i propri problemi”. Banchi (Scuola don Milani): “Aderiamo con convinzione, che le altre scuole ci seguano”. Guerra (Verdi) e Renzi (AN): “In Regione
ci sono due progetti di legge, approviamone uno solo, bipartisan”

Bologna, 5 marzo - E' sulle cronache nazionali di questi giorni l'inquietante situazione della scuola italiana in ordine ai pressanti tentativi di "medicalizzazione” del disagio dei minori e di promozione dell’uso di psicofarmaci su bambini distratti ed irrequieti. Giù le Mani dai Bambini® - il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza in età pediatrica attivo in Italia ( http://www.giuleman idaibambini. org ) - ha lanciato in una conferenza stampa a Bologna questa mattina il progetto nazionale "Scuola Protetta", assieme alle più rappresentative associazioni genitoriali italiane (CGD, AGE ed AGeSC) ed a CISL Scuola e CGIL Formazione. A Bologna – ma anche in altri capoluoghi italiani, com’è recentemente emerso - sedicenti esperti non iscritti ad alcun Albo professionale organizzano interventi nelle scuole per illustrare a genitori ed insegnanti l'opportunità di somministrare psicofarmaci e derivati dell'anfetamina a bambini con problemi di
comportamento, e - pur non essendo medici - minimizzano gli effetti collaterali di questi prodotti, definiti a più riprese "stracollaudati e sicuri", dirottando inoltre le famiglie dalle ASL più prudenti nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini verso altre strutture sanitarie dalla “ricetta facile”, dov’è possibile reperire "con più facilità e senza tante storie" gli psicofarmaci per bimbi. Su queste circostanze, la Procura della Repubblica ha pochi giorni fa aperto un’inchiesta, delegando i NAS alle più opportune verifiche per l'identificazione delle eventuali responsabilità penali. "Giù le Mani dai Bambini" da risposta a questa preoccupante situazione lanciando il progetto "Scuola Protetta". “Gli obiettivi del progetto – dichiara il Portavoce Luca Poma - sono evitare ingerenze nella scuola da parte di "sedicenti esperti" in grado di condizionare i processi di gestione dell'eventuale disagio scolastico degli alunni, trasformando la scuola nell' ‘anticamera
dell'ASL’, e sollecitare il corpo insegnante a non vedere l'eventuale "diversità comportamentale" dei bambini e degli
adolescenti solo come un problema, bensì anche come una risorsa. La pubblicazione sul sito Scuola Protetta delle buone prassi - innanzitutto pedagogiche – che le scuole italiane adottano per la presa in carico di questi bambini garantirà inoltre la messa in comune degli strumenti più efficaci. Il progetto ha anche lo scopo di sollecitare insegnanti e genitori a ritrovare il rapporto virtuoso scuola/famiglia, troppo spesso compromesso”. Ecco le caratteristiche del progetto presentato in conferenza stampa:
- sul dominio http://www.scuolapr otetta.it è stato realizzato un sito internet accessibile da insegnanti, presidi, personale non docente e genitori, gratuitamente e liberamente, senza alcuna necessità di registrarsi od iscriversi. Il sito è snello, a colori, facilmente navigabile anche da utenti non esperti, con prevalenza di toni amichevoli e non allarmistici;
- al fine di evitare il ripetersi di casi come quello di Bologna, l'utente potrà segnalare in caso di dubbio - compilando sul sito un semplicissimo modulo on-line - le eventuali proposte di formazione presentate da chiunque nella scuola o per la scuola, e ricevere un assistenza qualificata al fine di comprendere nel dettaglio la serietà e tipologia di offerta formativa proposta e la congruenza della stessa con i requisiti minimi di serietà e competenza;
- gli utenti interessati potranno scaricare gratuitamente on-line il "Kit Scuola Protetta", consistente i brevi documenti informativi in linguaggio divulgativo, da distribuirsi al corpo docente e dirigente della scuola;
- genitori ed insegnanti potranno partecipare - sempre gratuitamente, semplicemente iscrivendosi - ad un vero e proprio corso di e-Learning, ovvero una formazione a distanza su queste tematiche (dal nome “e-Campus Scuola Protetta”)
- in caso di rispondenza della scuola nel suo insieme alle linee guida di "Scuola Protetta" la scuola stessa riceverà una "certificazione" , con un simbolico e simpatico adesivo da appendere all'ingresso della scuola, con scritto "Qui non medicalizziamo il disagio dei nostri alunni, questa scuola è protetta da... (logo dell'iniziativa) ";
- le scuole interessate potranno accedere ad un apposita area del sito per esaminare eventuali “buone prassi” adottate altrove, in una sorta di “gemellaggio virtuoso” tra scuole sensibili a queste tematiche.
Angela Nava, Presidente del Coordinamento Genitori Democratici, intervenendo anche in rappresentanza della CGIL e dell’AGE, ha dichiarato aderendo con convinzione al progetto: “Si diffonde la cultura della medicalizzazione del disagio: i genitori devono ritrovare il loro ruolo di educatori responsabili e le scuole evitare l’affollamento di figure poco chiare che giocano sull’ansia e la solitudine dei genitori”. Lucia Morgillo, del Direttivo Agesc, ha dichiarato: “Il bambino non è solo uno studente, è una persona che cresce, e porta in classe tutte le difficoltà della sua vita. ‘Scuola Protetta’ è un progetto che cerca di dare una risposta efficace a questi disagi”. La CISL Scuola aveva aderito già nei giorni scorsi, per bocca del Segretario Nazionale Francesco Scrima, al progetto e in conferenza stampa è intervenuto per la CISL Egidio Pasquali, dicendo: “La scuola è un luogo di grandi complessità, che ha molte responsabilità ma troppo spesso non ha strumenti per
affrontarle. Con questo progetto diamo il nostro contributo per evitare che il disagio dilaghi e che la scuola poi non riesca più a far fronte”. Giovanni Banchi, (Presidente della “Scuola di Barbiana” e collaboratore di don Lorenzo Milani): “Sosteniamo con tutte le nostre forze questo progetto, e invitiamo tutte le scuole a fare altrettanto”.
Una nota di convinto sostegno anche dallo Psichiatra Paolo Roberti di Sarsina, dell’ASL di Bologna: “Mettiamo i minori al centro del discorso, hanno tutti i diritti di venire informati fin dalla scuola, questa è la vera ‘bioetica’ di cui dobbiamo parlare”. Ha chiuso la conferenza stampa il neuropsichiatra
infantile Enrico Nonnis (Psichiatria Democratica) , concludendo: “Non c’è necessità di psichiatrizzare il disagi e ‘Scuola Protetta’ non vuole demonizzare il farmaco, ma insistere sull’aspetto ‘culturale’ del problema, perché non ci si può sempre fermare agli aspetti sanitari. Il disagio è ‘altra cosa’ rispetto alla responsabilità pedagogica? Direi proprio di no, e ‘Scuola Protetta’ dà una risposta in questa direzione”.
Durante la conferenza stampa, i Consiglieri Regionali Guerra (Verdi) e Renzi (AN) hanno ricordato che in Consiglio Regionale sono depositate due distinte proposte di legge per evitare la medicalizzazione del mondo della scuola e la somministrazione indiscriminata di psicofarmaci ai minori, e hanno dichiarato entrambi: “Prendiamo l’impegno, in questa conferenza stampa, di richiedere l’unificazione delle due proposte e di accelerarne la discussione così da approvarle quanto prima”.
Luca Poma (Giù le Mani dai Bambini) ha quindi richiamato alle proprie responsabilità l’Ufficio Provinciale del Ministero della Pubblica Istruzione, ed il Ministero tutto: “E’ inammissibile che il Ministero Istruzione non si assuma le proprie responsabilità , la scuola non può essere un ‘colabrodo’ dove soggetti non qualificati entrano a proprio piacimento con proposte formative di dubbia qualità, l’ente pubblico deve vigilare maggiormente” . Poma ha poi risposto ad una domanda dei giornalisti presenti circa l’inchiesta in corso della Magistratura: “Non posso dare dettagli per rispetto al lavoro della Procura della Repubblica, che peraltro ha dimostrato una grande attenzione a questi temi. Posso solo dire che ieri abbiamo prodotto ai NAS 150 pagine di documenti dai quali si evince con chiarezza che questa ‘malapratica’ della promozione degli psicofarmaci nelle scuole non è un problema solo bolognese, ma riguarda anche altre regioni d’Italia”.
Il progetto è finanziato grazie ad un prezioso contributo della FAI - Federazione Nazionale Autotrasportatori. Dichiara Doriano Bendotti (FAI): “prima che camionisti, siamo tutti padri di famiglia, queste sono tematiche importanti, la salute dei bambini ci sta a cuore più di ogni altra cosa”

Per Media Relations 337.415.305 – portavoce@giulemani daibambini. org

Il progetto
http://www.scuolapr otetta.it/ il-progetto/

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