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sabato 9 febbraio 2008

Casarano, secondo Polo al gelo

Da una settimana manca il gasolio per i termosifoni. «Pronti a scioperare»

Il secondo Polo al gelo

e i genitori insorgono



Di Alberto Nutricati

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 09/02/2008



L’istituto comprensivo Secondo Polo è al « fresco» da una settimana, e gli animi dei genitori dei piccoli alunni si riscaldano. A rendere noto che i termosifoni del plesso che ospita la scuola materna e la scuola elementare sono spenti da alcuni giorni, è il rappresentante dei genitori Valerio Rausa, che minaccia uno sciopero di classe. «È da una settimana che non c'è gasolio per alimentare l’impianto di riscaldamento - spiega il rappresentante - Tra l’altro fa freddo e sta circolando l’influenza. So che ci vogliono i tempi tecnici, che la scuola deve contattare il Comune, quest’ultimo, a sua volta, si deve rivolgersi ad un’azienda di Taurisano, intanto però i bambini, quelli che ancora non si sono ammalati, continuano a stare al freddo». Tuttavia, a dire del genitore, se dalla scuola arriva la conferma di aver avvisato il Comune, da quest’ultimo fanno sapere di non aver ricevuto nessuna segnalazione.
«Non si può agire in questo modo - prosegue Rausa - A noi non importa di chi è la responsabilità, vorremmo solo che simili problemi non si verifichino. Possibile - chiede il genitore - che non ci sia un modo per accorgersi che il gasolio sta terminando prima di restare senza scorte?». Eppure non sarebbe così difficile ovviare all’inconveniente. «Al rientro dalle vacanze natalizie - aggiunge Rausa - è stato fatto un rifornimento di 3mila litri, con cui si riesce a garantire il riscaldamento per circa quattro settimane. A parte il fatto che mi sembra assurdo che una scuola appena ristrutturata non disponga di un segnalatore di livello di carburante per la caldaia, ma, ad ogni modo, non mi sembra così difficile ricordarsi di controllare il serbatoio dopo tre settimane dal rifornimento per evitare simili disservizi.

Capisco, anche se non giustifico, il ritardo di un giorno, ma una settimana mi sembra un po' troppo ». La questione dovrebbe rientrare a breve, anche perché l’azienda incaricata di fornire il gasolio, che di regola provvede al rifornimento entro 24 ore dalla segnalazione, è stata informata ieri stesso. Intanto, se la situazione non dovesse trovare una soluzione, i genitori potrebbero proclamare già da oggi una singolare forma di sciopero, decidendo di non portare i loro bambini a scuola.

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